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Servizi a pagamento non richiesti per smartphone: come difendersi

Capita spesso di imbattersi in servizi a pagamento non richiesti per i nostri smartphone. Cosa sono e come difendersi?

Servizi a pagamento non richiesti per smartphone: una condanna che non sappiamo risolvere. Premessa: lo smartphone è l’oggetto che usiamo più tempo al giorno, probabilmente anche questo articolo qualcuno lo sta leggendo dal suo device mobile con cui telefona. Come ogni oggetto che ci sta a cuore, vorremmo che fosse sempre ottimizzato e funzionante, ma a volte non è così.
Passiamo tanto tempo a cercare il modello giusto per noi, l’offerta cellulare incluso più conveniente, gli accessori più all’ultimo grido e poi, poi arrivano loro: i servizi a pagamento non richiesti che ci rovinano tutto.

Servizi a pagamento non richiesti: cosa sono?

Definiamo il “nemico”: i servizi a pagamento non richiesti che “abitano” i nostri smartphone, sono contenuti in abbonamento che, molto spesso, non sappiamo come abbiamo fatto ad attivare.

Un esempio molto comune sono quegli sms o mms dai contenuti vari (calcio, oroscopi, giochi, ecc…) che vengono inviati sullo smartphone con cadenza regolare: come abbiamo fatto ad attivarli? Banner pubblicitari, tentare di chiudere una finestra pop up, accettare una scansione virus equivale ad aver accettato la sottoscrizione dell’abbonamento.

Cosa fare in caso di attivazione di servizi a pagamento non richiesti?

Mettiamo il caso che ci si accorga di variazioni improvvise del credito telefonico: molto probabilmente è stato attivato un servizio a pagamento non richiesto. La prima cosa da fare in questo caso è chiamare il call center del proprio operatore e chiedere la disattivazione del servizio (che solitamente avviene immediatamente).

Per scrupolo è bene inviare un reclamo scritto all’operatore telefonico in cui, oltre alle cose specificate durante la telefonata, si deve richiedere la restituzione del credito sottratto indebitamente dai servizi non richiesti.

In caso di richiesta respinta o di una mancata risposta nell’arco di 40 giorni, ci si può rivolgere al Comitato Regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com) della propria Regione di residenza.

Cosa fare per prevenire l’attivazione di questi servizi?

La principale cosa da fare per prevenire i rischi dei  servizi a pagamento non richiesti è attivare il barring sms, un servizio che blocca tutti gli sms a pagamento.
Unico inconveniente della procedura: blocca anche i servizi a pagamento attivati per scelta.

Cosa fare per attivare il barring sms? Ecco le procedure da seguire in base agli operatori telefonici più diffusi sul territorio nazionale:

  • TIM: chiamare il 119 e chiedere l’inserimento del proprio numero nella black list per evitare costi aggiuntivi per servizi non richiesti in futuro. (La pratica si può fare anche nell’area Assistenza Clienti del sito dell’operatore);
  • VODAFONE: chiamare il 190 e chiedere all’operatore di attivare sulla propria utenza il barring sms, oppure fare richiesta tramite il sito;
  • WIND: chiamare il 155 e chiedere il blocco dei servizi a sovrapprezzo. Si può richiedere sia  per le chiamate da numeri a pagamento, sia per gli sms e, anche in questo caso, la richiesta può essere fatta online.
  • TRE: chiamare il 133 e chiedere che venga attivato il barring sms, oppure inoltrare la richiesta tramite il sito nella sezione Assistenza Clienti.

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