L’influenza dei banner
Ci siamo mai chiesti perchè ci sono banner che ci colpiscono di più e altri che ci lasciano indifferenti? Parlando di numeri allora, quanti click portano in realtà i banner? Negli anni sempre di meno!
Infatti:
nel 1997 il 2% delle persone cliccava sui banner
nel 2001 lo 0,5% delle persone cliccava sui banner
nel 2008 solo lo 0,1% (uno su mille!) cliccava sui banner
(fonte IAB US / Doubleclick)
Ovvero negli anni il banner come strumento che genera click sta subendo un calo ed i motivi ormai li conosciamo (sovraffollamento dei banner sui siti, cecità ai banner, e via dicendo). Il vero quesito allora è: come si valuta l’efficacia di una campagna banner? Dipende.
Visto o cliccato?
Tutto dipende dall’obiettivo del banner/della campagna: storicamente il banner nasce come strumento display, cioè nasce per essere visto, non cliccato. In rete infatti il banner è il principale strumento per promuovere il brand e l’immagine dell’azienda.
E’ vero che il metodo pay per click permette all’azienda di pagare solo quando il banner è cliccato ma di fatto un banner è un banner = comunicazione visuale. C’è anzi chi sostiene che non dovrebbero nemmeno offrire la possibilità di essere cliccati!
Quindi prima di avviare una campagna basata sui click e sui risultati, occorre la stesura di un piano che preveda l’utilizzo di altri strumenti oltre ai banner: i motori di ricerca e i social network. Perché?
Dai banner alla ricerca
Una strategia integrata impiegano dapprima strumenti display (come il banner) per creare valore, curiosità, notizia, attesa intorno ad un prodotto o ad un marchio, in seguito il pubblico può “saziare” la propria fame di informazione andando sui motori di ricerca o sui social network, dove poi verrà a contatto con il prodotto e l’azienda.
Quindi il banner non è più la “panacea” della pubblicità web, ma sicuramente è uno strumento di cui tenere conto nel proprio piano di comunicazione in abbinamento ad altri strumenti, cioè quando esiste una strategia di visibilità.
Articolo di web agency Verona