Gli smartphone Android sono di gran lunga i più diffusi nel mondo. Si stima arrivino all’assolutamente considerevole cifra di 3 miliardi. Tra pochi mesi, alla fine dell’estate, oltre il 30% di questi popolarissimi dispositivi potrebbe andare incontro a dei seri problemi sul fronte della sicurezza.
Molti negli anni hanno sperimentato quanti e quali danni possano fare virus, malware, trojan e truffe online. Spesso se si parla di virus o altri codici malevoli, ci si concentra sui computer (e in particolare su Windows), ma gli smartphone sono esposti ai medesimi rischi, anche se non sempre ci si pensa a dovere.
Dal mese di settembre 2022 circa il 35% dei dispositivi Android attualmente in circolazione potrebbe andare incontro a problemi, perché non riceverà più regolari patch di sicurezza.
Aggiornamenti continui del software sono fondamentali per poter fronteggiare efficacemente le sempre più sofisticate minacce diffuse da hacker e altri malintenzionati.
Tenere aggiornate anche versioni passate di un sistema operativo come Android, rappresenta però dei costi importanti per le aziende, Google in testa.
Google ha annunciato che a settembre 2022 uscirà il suo Android 13, ma cosa succederà, da quel momento in poi, ai telefoni che non potranno aggiornarsi a questa versione o per i quali l’aggiornamento, come avvenuto spesso, anche nel recente passato, richiederà tempi che potranno rivelarsi anche piuttosto lunghi?
Si rischia di avere una importante fetta di dispositivi Android che si troveranno in una sorta di limbo digitale e con il passare delle settimane e dei mesi, potranno diventare sempre più vulnerabili ad eventuali attacchi.
Basta una rapida visita ad un sito come pianetacellulare.it per capire subito molto bene come il mondo degli smartphone sia oggi estremamente ampio e variegato, questo è vero in particolare se ci si concentra proprio su Android.
I cellulari sui quali attualmente gira Android 10 non verranno verosimilmente più aggiornati, per gli altri sono previste minor update, major update e varie patch, in particolare proprio finalizzate alla sicurezza.
Quasi tutti i maggiori produttori di smartphone, che spesso propongono versioni personalizzate di Android, proporranno le loro patch. Installarle tempestivamente, appena verranno rilasciate, sarà un buon modo per limitare al minimo i rischi.
App che fungono da antivirus e che integrano altre funzionalità per una maggiore sicurezza sono e continueranno ad essere dei preziosi alleati, ma un OS troppo datato, senza opportune patch e aggiornamenti tecnici, alla lunga potrebbe rivelarsi un vero e proprio colabrodo. Una facile preda per temibili criminali informatici.
A pensar male si potrebbe anche credere che questioni come quella della sicurezza servano a incentivare il passaggio a nuovi device. Probabilmente c’è anche questo aspetto, che non va sottovalutato. Ad ogni modo, è anche vero che si possono ormai acquistare smartphone Android in praticamente qualsiasi fascia di prezzo, quindi se si tiene alla propria privacy e alla sicurezza dei propri dati e delle proprie app, un piccolo investimento per un nuovo device, qualora non fosse proprio possibile aggiornare quello in proprio possesso, andrebbe quantomeno valutato. Mettendo in bilancia costi e benefici di usare un device aggiornato, i secondi avrebbero decisamente la meglio.